BATTESIMO DELLA SAPONETTA… COL BOTTO!
Dopo tanti anni di sana passione per le due ruote mi sono finalmente deciso a varcare la porta di un autodromo… Essendo residente a Firenze avrei potuto cedere alla tentazione di sua maestà il Mugello ma guardandomi allo specchio e guardando in garage ho ripiegato in un più modesto e probabilmente meno impegnativo Magione!
Quindi, vai di giornata intera a Magione con CronoLiguria (bravo Andrea) insieme ad altri tre amici; questo il team:
• Tommaso (io) con Monster S2R 800
• Marco con Honda CB1000R
• Fabrizio con Monster S4R 1000
La mia esperienza in pista si limitava ad un’altra uscita sempre a Magione il giugno scorso, ma vuoi per le gomme stradali, vuoi perché “non si nasce imparati” si era rivelata in pratica una bella giornata di guida svelta senza particolari performance e soprattutto senza strusciare il benedetto ginocchio…
DEVO FARE UNA PARENTESI IMPORTANTE - Per chi non lo ha mai fatto, toccare il ginocchio a terra è come perdere la verginità! Non vedi l’ora che succeda! C’è poco da fare, lo so che non vuol dire andare forte ma basta toccare quelle benedette saponette per sentirsi giù più piloti o comunque parte del ristretto gruppo di eletti che possono dire “Yes, we can!”. Vuoi mettere presentarsi al bar con la tuta e le saponette strusciate!
Ma torniamo a ieri… Primi giri tutto ok, nel senso che la moto andava bene, le gomme pure e gli altri in pista erano sufficientemente rispettosi di un fermo come me da non fare entrate troppo aggressive… Piano piano inizio a prendere confidenza con le nuove Dunlop in mescola e soprattutto a fare attenzione alla procedura; nell’ordine:
• Piede arretrato e soprattutto RUOTATO per favorire l’apertura del ginocchio (sembra banale ma non per noi novizi!)
• Culo che esce per metà dalla sella, RIPETO PER META’, dovete sentile il bordo della sella in mezzo alle mele (anche questa altra banalità essenziale, altrimenti col piffero che tocchi!)
• Testa che punta verso l’interno (in prativa verso lo specchio, che però in pista non c’è)
• E date Gasss!
Pare una banalità ma l’esecuzione in sincrono di queste semplici regole rende il miracolo possibile…
…Entro nel rettilineo di Magione e snocciolo le marce 2°, 3°, 4° e 5°… Mi attacco ai freni dopo l’uscita dai box e levo 2 marce, curva bella larga a dx in 3°, abbocco la 4° e giù di nuovo in 3° staccata leggera in preparazione al tornate a sx che segue, piede nella giusta posizione, culo che esce, testa rivolta verso l’interno e… SGRATTTT!!!
Quindi, vai di giornata intera a Magione con CronoLiguria (bravo Andrea) insieme ad altri tre amici; questo il team:
• Tommaso (io) con Monster S2R 800
• Marco con Honda CB1000R
• Fabrizio con Monster S4R 1000
La mia esperienza in pista si limitava ad un’altra uscita sempre a Magione il giugno scorso, ma vuoi per le gomme stradali, vuoi perché “non si nasce imparati” si era rivelata in pratica una bella giornata di guida svelta senza particolari performance e soprattutto senza strusciare il benedetto ginocchio…
DEVO FARE UNA PARENTESI IMPORTANTE - Per chi non lo ha mai fatto, toccare il ginocchio a terra è come perdere la verginità! Non vedi l’ora che succeda! C’è poco da fare, lo so che non vuol dire andare forte ma basta toccare quelle benedette saponette per sentirsi giù più piloti o comunque parte del ristretto gruppo di eletti che possono dire “Yes, we can!”. Vuoi mettere presentarsi al bar con la tuta e le saponette strusciate!
Ma torniamo a ieri… Primi giri tutto ok, nel senso che la moto andava bene, le gomme pure e gli altri in pista erano sufficientemente rispettosi di un fermo come me da non fare entrate troppo aggressive… Piano piano inizio a prendere confidenza con le nuove Dunlop in mescola e soprattutto a fare attenzione alla procedura; nell’ordine:
• Piede arretrato e soprattutto RUOTATO per favorire l’apertura del ginocchio (sembra banale ma non per noi novizi!)
• Culo che esce per metà dalla sella, RIPETO PER META’, dovete sentile il bordo della sella in mezzo alle mele (anche questa altra banalità essenziale, altrimenti col piffero che tocchi!)
• Testa che punta verso l’interno (in prativa verso lo specchio, che però in pista non c’è)
• E date Gasss!
Pare una banalità ma l’esecuzione in sincrono di queste semplici regole rende il miracolo possibile…
…Entro nel rettilineo di Magione e snocciolo le marce 2°, 3°, 4° e 5°… Mi attacco ai freni dopo l’uscita dai box e levo 2 marce, curva bella larga a dx in 3°, abbocco la 4° e giù di nuovo in 3° staccata leggera in preparazione al tornate a sx che segue, piede nella giusta posizione, culo che esce, testa rivolta verso l’interno e… SGRATTTT!!!
Panico iniziale seguito da un sorriso da demente sotto la visiera scura del casco… Un vero bambino alle Giostre! Adesso ho capito come si fa! Da quel momento in poi è come essere sulle montagne russe, il gioco diventa toccare anche a dx e poi toccare a tutte le curve!
LA MATTINA
La mattina trascorre in 3 turni da 15 giri cad. Il gioco adesso mi riesce in tutte le curve (curvone veloce compreso)! Non sono contento, sono estasiato.
Il tutto senza prendere rischi eccessivi e mantenendo un passo di circa 1:30/1:32… Lo so che per VOI smanettoni è andare a spasso ma io nel mio piccolo con il mio S2R che in fondo al rettilineo sfiorava appena i 200 di contachilometri è una grande soddisfazione!
PAUSA PRANZO
IL POMERIGGIO
Il rientro in pista era stato diviso in 3 turni da 20 min. divisi per andature, ovviamente a noi era riservato il turno FERMI! Mi preparo a rientrare arrivando fra l’altro per primo al cancelletto… Pronto a farmi gli ultimi 20 min. prima di sbaraccare e tornarmene a casa…
Ci siamo, il commissario mi fa cenno di entrare, temperatura perfetta, pista sgombra, riposato e rifocillato, entro, curva a dx, curva a sx, altra curva a sx, mi preparo a affrontare il curvino a dx… cambio di inclinazione con leggera frenata e scalata inclusa… TOCCO IL FRENO E MI SI CHIUDE L’ANTERIORE! Mi schianto in terra come un bischero! BANDIERA ROSSA. Ca55o ho fatto 3 curve e mi sono steso a 50 km/h!!! Nonostante la ridotta velocità confermo che l’asfalto è veramente duro! Mentre rotolavo (chiedendomi come ca55o avevo fatto!), mi sono girato indietro per cercare di non venire investito e appena fermato mi sono fiondato a bordo pista in una zona sicura. Gran botta alla spalla sx, ginocchio sx, mano sx e soprattutto torace a sx! Avete presente quando manca il fiato? Il commissario mi guarda e mi fa: “Dammi una mano a tirare su la moto!” e io “Si, certo ora vengo!” (con tono ironico). Breve capatina in infermeria per una veloce medicazione e poi mesto rientro alla zona box dove mi attendeva la moto che non avevo ancora guardato…
Arrivo ai box e… Miracolo, la moto è incredibilmente intatta, tranne per la pedana sx che si è letteralmente disintegrata; probabilmente mi è cascata addosso!
Non resta da far altro che fare i bagagli, smontare tutto e levare le tende. La sera a causa dei dolori sempre più forti faccio una capatina al pronto soccorso dove dopo le lastre mi confermano una fratturina al mignolo sx e una forte contusione alle costole, poteva andare peggio!
COSA HO IMPARATO?
Le gomme in mescola vanno scaldate con molta cura!
La pista è una cosa meravigliosa ma esige rispetto!
La pista è l’unico posto dove si può dare gas in sicurezza!
Tommaso Bencini - tobefi@hotmail.com –
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